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Detrazioni fiscali: il principale strumento di risparmio
Le detrazioni fiscali hanno continuato a essere il motore principale dei risparmi energetici, generando circa 2 Mtep nel 2023, pari al 56,2% dei risparmi totali.
Tuttavia, rispetto al 2022, si è registrata una flessione dei risparmi per le seguenti misure:
- SuperEcobonus: -21,2%
- Ecobonus: -20,4%
- Bonus Casa: stabile a 71 ktep (-0,9%)
Questa riduzione è attribuibile alla progressiva diminuzione delle aliquote di detrazione e all’attenuazione dell’effetto del Superbonus.
Un altro fattore chiave è stato il ruolo delle campagne di sensibilizzazione, che hanno raggiunto circa 14 milioni di cittadini, generando risparmi stimati in oltre 0,1 Mtep grazie a cambiamenti nei comportamenti di consumo, sia a livello individuale che aziendale.
Altre misure di risparmio energetico Anche altre misure hanno contribuito alla riduzione dei consumi energetici:
- I Certificati Bianchi, con una crescita del 28% rispetto al 2022, hanno raggiunto 0,6 Mtep.
- Gli incentivi per la mobilità sostenibile hanno generato risparmi pari a 0,4 Mtep.
- Il Conto Termico ha contribuito con 0,3 Mtep.
- I progetti finanziati dai Fondi di Coesione hanno assicurato risparmi finali di circa 31,8 ktep/anno.
La direttrice del dipartimento ENEA di Efficienza Energetica, Ilaria Bertini, ha sottolineato come i risultati positivi ottenuti siano frutto non solo delle misure economiche e fiscali, ma anche di un impegno crescente nelle attività di formazione, sensibilizzazione e sviluppo di banche dati avanzate per monitorare l'efficacia degli interventi.
L'efficienza energetica nel settore industriale
Le aziende italiane hanno svolto un ruolo cruciale nel miglioramento dell'efficienza energetica. Nel dicembre 2023 è iniziato il terzo ciclo di audit energetici obbligatori, rivolto alle grandi imprese e alle aziende energivore. Questo ciclo ha permesso di raccogliere dati dettagliati sullo stato dell'efficienza energetica a livello nazionale.
Secondo i dati ENEA, sono state presentate 10.241 diagnosi energetiche da parte di 5.797 soggetti obbligati, così suddivisi:
- 44% grandi imprese;
- 40% PMI energivore;
- 16% grandi imprese energivore.
Rispetto al ciclo precedente, è emerso un aumento del 19% delle grandi imprese energivore che hanno rispettato l'obbligo, mentre le grandi imprese non energivore hanno registrato un calo dell'11%. Gli interventi di efficientamento realizzati, circa 9.000, hanno generato un risparmio energetico complessivo stimato in 0,5 Mtep.
In definitiva, l'efficienza energetica rimane uno strumento fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi climatici ed economici dell'Italia. Tuttavia, per mantenere questo trend positivo sarà essenziale garantire continuità alle politiche di incentivazione e un costante monitoraggio dei risultati ottenuti.