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La Direttiva UE Casa Green Entra in Vigore: Impatto e Trasformazioni

 L'entrata in vigore della Direttiva UE EPBD4 "Case Green" sta provocando cambiamenti nel mercato immobiliare italiano, con milioni di cittadini che vendono o cercano abitazioni energeticamente efficienti. La direttiva, da recepire entro il 2026, impone obiettivi di riduzione delle emissioni e miglioramento dell'efficienza energetica, supportati da misure tecniche e finanziarie. 

casa green

L'implementazione della Direttiva UE EPBD4, conosciuta come "Case Green", sta provocando importanti trasformazioni nel mercato immobiliare italiano. Circa 2,5 milioni di italiani hanno deciso di vendere le proprie abitazioni per evitare i futuri costi di ristrutturazione imposti dalla nuova normativa. Allo stesso tempo, quasi 3 milioni di italiani sono alla ricerca di case energeticamente efficienti, che non verranno influenzate dalla direttiva, cambiando i criteri di selezione degli acquirenti.

Tempistiche e Obiettivi della Direttiva

La direttiva, entrata in vigore il 28 maggio 2024, deve essere recepita entro il 29 maggio 2026, con alcune disposizioni in vigore già dal 1° gennaio 2025, come il divieto di incentivi per i generatori di calore a combustibili fossili (art. 17 comma 15). Gli obiettivi di efficientamento energetico sono suddivisi per il settore residenziale e non residenziale. Nel settore residenziale, ogni stato membro deve stabilire una "traiettoria" per il periodo 2030-2040-2050, mirando a zero emissioni entro il 2050. I target di riduzione del fabbisogno medio di energia primaria degli edifici residenziali sono:

  • 16% entro il 2030,
  • 20-22% entro il 2035,
  • ulteriori riduzioni saranno definite per il 2040 e nei successivi quinquenni.

Il 55% della riduzione del consumo medio dovrà essere raggiunto ristrutturando il 43% degli edifici residenziali con le prestazioni peggiori.

Misure di Supporto e Piani Nazionali

Per facilitare il raggiungimento di questi obiettivi, gli stati membri devono implementare:

  • Norme minime di prestazione energetica (es. DM Requisiti minimi),
  • Assistenza tecnica tramite sportelli unici a livello comunale,
  • Misure di sostegno finanziario, come incentivi o detrazioni fiscali.

Ogni stato deve redigere un piano nazionale di ristrutturazione, con dati di partenza, obiettivi da raggiungere e metodologie utilizzate. La Commissione Europea monitorerà i progressi, fornendo raccomandazioni agli stati membri.

Implicazioni Economiche e Tecnologiche

Secondo uno studio del Politecnico di Milano, il costo stimato per l'Italia per conformarsi alla direttiva "Case Green" è di 180 miliardi di euro. Tuttavia, per un impatto reale, gli interventi dovrebbero coinvolgere circa 5 milioni di edifici di classe energetica G, pari al 40% del patrimonio immobiliare italiano. Questi edifici necessiterebbero di adeguamenti su quasi metà della loro superficie.

Il fotovoltaico si conferma una tecnologia chiave, offerta da oltre il 75% delle ESCo, con una prevalenza nel settore pubblico (97%) e residenziale (86%). Il contratto "chiavi in mano" è il più diffuso, mentre la modalità EPC con rischio finanziario del cliente è rara.

Modifiche all'Attestato di Prestazione Energetica (APE)

L'approvazione della direttiva comporterà cambiamenti significativi all'Attestato di Prestazione Energetica (APE). Saranno introdotte nuove classi energetiche e l'APE includerà informazioni più dettagliate sulle prestazioni energetiche, un passaporto di ristrutturazione per guidare gli interventi e dati sull'intelligenza degli edifici, promuovendo trasparenza e consapevolezza sull'efficienza energetica.

Elementi Chiave del "Nuovo" APE

Entro il 29 maggio 2026, l'APE dovrà essere conforme al modello europeo, con una scala chiusa da A a G, dove A indica edifici a emissioni zero e G quelli con le prestazioni peggiori. L'APE includerà anche:

  • Classe di prestazione energetica,
  • Consumo annuo di energia primaria e finale,
  • Percentuale di energia rinnovabile prodotta,
  • Emissioni di gas a effetto serra e GWP nel corso del ciclo di vita.

Questi dati garantiranno maggiore coerenza e comparabilità tra i vari sistemi nazionali, migliorando l'informazione e la consapevolezza dei consumatori.

Conclusioni

L'entrata in vigore della direttiva "Case Green" rappresenta una sfida e un'opportunità significativa per l'Italia. Sebbene i costi di adeguamento siano elevati, gli interventi necessari porteranno a una riduzione delle emissioni e a un miglioramento dell'efficienza energetica del patrimonio immobiliare nazionale. Con il supporto di misure tecniche e finanziarie adeguate, l'Italia potrà raggiungere gli obiettivi prefissati, contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico e promuovendo uno sviluppo sostenibile.

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