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Edificio NZEB

Il concetto di Edificio a quasi Energia Zero NZEB (Nearly Zero Energy Building) viene introdotto in Europa nel 2010 con l’EPBD (Energy Performance of Buildings Directive).

Edificio NZEB

Cosa vuol dire Edificio NZEB

Il concetto di Edificio a quasi Energia Zero NZEB (Nearly Zero Energy Building) viene introdotto in Europa nel 2010 con l’EPBD (Energy Performance of Buildings Directive).

L’art. 9 della Direttiva Europea 31/2010 indica che gli Stati membri provvedano affinché:

  • entro il 31 dicembre 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione siano edifici a energia quasi zero
  • entro il 31 dicembre 2018 tutti gli edifici di nuova costruzione occupati da enti pubblici e di proprietà di questi ultimi siano edifici a energia quasi zero.

Obblighi anticipati di 2 anni dalla Regione Lombardia a partire dal 1° gennaio 2016 per tutti gli edifici nuovi e ristrutturati pubblici e dal 1° gennaio 2018 per tutti gli edifici nuovi privati; e dalla Regione Emilia Romagna a partire dal 1° gennaio 2017 per gli edifici di nuova costruzione occupati da pubbliche amministrazioni e dal 1° gennaio 2019 per gli edifici nuovi privati.

La direttiva Europea 31/2010 richiede inoltre agli Stati membri di procedere sulla scorta dell’esempio del settore pubblico, alla definizione di politiche e all’adozione di misure finalizzate a incentivare la trasformazione degli edifici esistenti in edifici a energia quasi zero.

Il recepimento della direttiva europea avviene in Italia con il decreto legge 63/2013 convertito nella Legge 90 del 3 agosto 2013, delineando i requisiti da rispettare per la realizzazione di un edificio ad altissima prestazione energetica il cui fabbisogno viene soddisfatto in misura significativa da fonti energetiche rinnovabili prodotte in sito.

Requisiti progettazione edificio NZEB

Esso deve rispondere a determinati requisiti tecnici, in termini di:

  • isolamento termico dell’involucro edilizio
  • impianti tecnologici efficienti

Edificio NZEB

Il ruolo dell’edificio NZEB e della sua diffusione nel parco edilizio è fondamentale per le finalità dell’accordo sul clima COP21 di Parigi (aumento di temperatura contenuto a 1,5 °C al 2050) e per il raggiungimento di obiettivi di efficienza energetica nel nostro Paese. L’obiettivo europeo al 2050 è un parco de-carbonizzato, assimilato alla diffusione dello standard nZEB anche tra gli edifici esistenti.

Edificio NZEBL’efficienza energetica può essere considerata una forma di energia e, come indicato dall’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), risulta essere la più abbondante nel nostro Paese, disponibile soprattutto negli edifici, responsabili del 38% dell’intero consumo energetico nazionale.

Realizzare nuovi edifici ad energia zero ed efficientare quelli esistenti rappresenta quindi una sfida cruciale per limitare i consumi energetici, rispettare il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima 2021-2030 e combattere la cosiddetta fuel poverty.

L’obiettivo del prossimo futuro sarà realizzare Edifici attivi (plus-energy) non ancora contemplati dalla normativa nazionale vigente, al contrario di quanto avviene già in Olanda, Danimarca, Francia, Germania e Regno Unito.

Dall’analisi dell’Osservatorio NZEB dell’ENEA, la maggior parte degli edifici a energia quasi zero hanno applicato un pacchetto abbastanza ridotto di tecnologie caratterizzato da una efficiente coibentazione termica dell’involucro edilizio disperdente e da una soluzione impiantistica definita per lo più da pompe di calore elettriche (aria-acqua) e da impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, o in alternativa da caldaie a condensazione e da impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria.

La ventilazione meccanica controllata con recupero di calore risulta presente in circa il 50% degli edifici NZEB realizzati. Irrilevante invece è la percentuale di teleriscaldamento e l’uso di biomasse, rispettivamente in ambiente urbano e rurale, anche nei climi più freddi e in presenza dei soli servizi di riscaldamento e acqua calda sanitaria.

Ampiamente utilizzata è la tecnologia costruttiva in legno XLAM, che consente ormai anche la realizzazione di strutture edilizie di dimensioni rilevanti, con tempi di montaggio ridotti ed elevate prestazioni dell’involucro edilizio.

Da un punto di vista progettuale la realizzazione di un edificio nZEB risulta stimolante e di grande attualità.

Il progetto deve essere curato in tutti i suoi aspetti, dalla scelta dei materiali e tecniche costruttive per la realizzazione dell’involucro disperdente alla tipologia degli impianti tecnologici da istallare.

E’ necessario dunque:

  • valutare in modo accurato la forma geometrica, l’orientamento e le caratteristiche dei componenti edilizi (pareti, solai, finestre, ecc.)
  • progettare il comfort estivo, definendo il trattamento superficiale delle vetrate, i sistemi di schermatura solare e di ombreggiamento, l’eventuale utilizzo di pareti ventilate, l’utilizzo di colori chiari e tenui per le superfici esterne orizzontali e verticali
  • ridurre le perdite per trasmissione prevedendo un elevato isolamento dell’involucro edilizio disperdente
  • ridurre le perdite per ventilazione garantendo la tenuta all’aria e al vento dell’involucro, con particolare attenzione alla corretta posa dei serramenti e alla correzione dei ponti termici
  • prevedere l’installazione di un sistema di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC) con recupero di calore che possa garantire il corretto ricambio d’aria agli ambienti interni
  • utilizzare la luce naturale riducendo l’energia elettrica utilizzata per l’illuminazione
  • adottare apparecchi illuminanti a LED dotati di sistemi di gestione e controllo
  • istallare impianti di climatizzazione e di ventilazione meccanica controllata a basso consumo energetico in grado di garantire il comfort termo-igrometrico degli utenti
  • istallare impianti a fonti energetiche rinnovabili come il solare termico per l’energia termica di acqua calda sanitaria e il fotovoltaico o l’eolico, combinati a sistemi di accumulo, per l’energia elettrica dei generatori di calore, degli apparecchi illuminanti, degli elettrodomestici, degli impianti di climatizzazione estiva e degli impianti di ventilazione meccanica controllata
  • utilizzare sistemi di monitoraggio e telecontrollo, in grado di gestire da remoto quadri e impianti programmando manutenzioni ordinarie e straordinarie, e di monitorare i consumi attuando interventi di risparmio energetico.

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