La riqualificazione energetica è promossa in Europa da politiche che incentivano una svolta “green” nel mondo delle costruzioni, fondamentale per la salvaguardia dell'ambiente e per la tutela della salute e del benessere dell'uomo.
Un'intensa attività legislativa ha definito parametri di efficienza sempre più restrittivi e criteri di risparmio sempre più vincolanti, imponendo interventi di adeguamento del patrimonio edilizio a requisiti prestazionali sempre più elevati nelle fasi di progettazione, realizzazione e gestione.
L'intensità energetica primaria del nostro Paese ha avuto dal 1990 una sensibile riduzione rispetto alla media dei 28 Paesi dell'Unione Europea.
Il PNIEC (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima) in attuazione al Regolamento (UE), 2018/1999, fissa degli obiettivi vincolanti al 2030 sull’efficienza energetica, sulle fonti rinnovabili e sulla riduzione delle emissioni di CO2.
Obiettivi, che con l’accordo di Parigi, permetteranno all’Europa di costruire entro il 2050 un'economia a impatto climatico zero.
Il PNIEC 2021-2030 prevede 5 linee di intervento :
- decarbonizzazione;
- efficienza energetica;
- sicurezza energetica;
- sviluppo del mercato interno dell’energia;
- ricerca, innovazione e competitività
che si svilupperanno in maniera integrata mediante decreti legislativi di recepimento delle direttive europee nel corso del 2020 e che dovranno garantire una diminuzione del 56% di emissioni di CO2 nel settore della grande industria e del 35% nel settore civile, terziario e trasporti.
L’Italia punta dunque a portare la quota di energia da FER nei Consumi Finali Lordi di energia al 30%, alla riduzione del 43% dei consumi di energia primaria rispetto allo scenario PRIMES 2007 e alla riduzione del 33% dei gas serra.
In particolare il contributo previsto delle rinnovabili per il soddisfacimento dei consumi finali lordi totali al 2030 è così differenziato tra i diversi settori:
- 55,0% di rinnovabili nel settore elettrico;
- 33,9% di rinnovabili nel settore termico;
- 22,0% per quanto riguarda l’incorporazione di rinnovabili nei trasporti.
3 edifici su 4 non sono sufficientemente efficienti
L’indice di prestazione energetica EPgl in media è pari a 170 kWh/m 2 annuo, con un consumo annuo di circa 17 mc di gas naturale (17 litri di gasolio) per ogni mq di superficie calpestabile.
Il potenziale di efficientamento energetico degli edifici e la riduzione del loro impatto ambientale rende la riqualificazione energetica un’assoluta priorità.
La riqualificazione energetica del sistema edificio-impianto, fortemente incentivata dal governo per la riduzione del fabbisogno energetico nazionale, prevede un insieme di interventi di tipo gestionale e tecnologico finalizzati a:
- migliorare il comfort abitativo;
- contenere i consumi energetici;
- ridurre le emissioni degli agenti inquinanti in atmosfera;
- incentivare l'uso di fonti energetiche rinnovabili in sostituzione di quelle fossili;
- ottimizzare la gestione dei servizi energetici attraverso sistemi di telegestione evoluta, termoregolazione e contabilizzazione del calore.
Gli interventi di riqualificazione energetica individuati da una diagnosi energetica, riguardano sia le strutture opache e trasparenti dell'involucro edilizio che i sistemi impiantistici.
Tale diagnosi permette di definire:
- il miglioramento delle prestazioni dell'involucro edilizio disperdente;
- la corretta gestione della ventilazione naturale e del raffrescamento passivo;
- la sostituzione di componenti impiantistici obsoleti con altri più efficienti;
- l'istallazione di sistemi di telegestione e di contabilizzazione dell'energia;
- l'istallazione di impianti a fonte energetica rinnovabile;
- la revisione della contrattualistica inerente i servizi energetici.
In un edificio gli interventi di efficientamento energetico dell’involucro edilizio opaco confinante con l’esterno o con ambienti non riscaldati prevedono la coibentazione termica:
- della copertura piana e/o a falde
- dei solai di calpestio
- delle pareti perimetrali e di altre pareti disperdenti
Gli interventi di efficientamento energetico dell’involucro trasparente prevedono invece:
- la sostituzione di finestre e porta finestre
- la sostituzione del sistema di schermatura solare
- il taglio termico dei davanzali
- la coibentazione termica e tenuta all’aria dei cassonetti,
- la risoluzione del ponte termico definito dal fissaggio della finestra alla muratura.
Gli interventi relativi agli impianti prevedono l’efficientamento dei sottosistemi impiantistici:
- la sostituzione o l’efficientamento del generatore di calore
- la coibentazione della rete di distribuzione
- la sostituzione dei corpi scaldanti
- l’efficientamento del sistema di regolazione
La sostituzione del generatore di calore potrebbe essere effettuata con l’installazione di:
- caldaie a condensazione di classe A
- micro-cogeneratori
- pompe di calore integrate da impianti fotovoltaici, solari termici, microeolici, ect.
I potenziali risparmi energetici conseguibili intervenendo sull’involucro edilizio e sugli impianti di un edificio variano in funzione della collocazione geografica, della tipologia costruttiva, degli impianti esistenti, del numero e delle abitudini dei residenti.
E’ possibile risparmiare il:
- 30%-50% con l’isolamento termico dell’involucro dell’edificio
- 10%-30% con la sostituzione della vecchia caldaia e l’istallazione di una più efficiente
- 10%-15% di consumi elettrici con l’automazione di apparecchiature ad alta efficienza.
La riqualificazione energetica certificata CasaClima e garantita da specifici Energy Performance Contract (EPC) può raggiungere risparmi energetici superiori al 70% con :
- una diagnosi energetica che individui gli interventi migliorativi più efficienti dal punto di vista energetico e più sostenibili da un punto di vista economico
- un’attenta progettazione architettonica ed energetica
- la correzione di tutti i ponti termici
- l'istallazione di sistemi impiantistici innovativi
- un'efficiente conduzione degli impianti tecnologici.