Vivere in un modo sostenibile è un diritto e dovere di ogni cittadino. Nell’ottica della riduzione degli sprechi e dell’inquinamento è fondamentale effettuare una transizione energetica verso un modello di organizzazione sociale che basa la produzione e il consumo di energia sulle fonti rinnovabili. Per una transizione energetica di questo tipo è necessario che ci sia un cambiamento non solo culturale ma anche materiale e immateriale, qui entrano in gioco le comunità energetiche.
L’utente non sarà più semplicemente un consumatore ma un vero e proprio prosumer. Con questo termine si indica l’individuo in grado di produrre energia con il proprio impianto, che ne consuma una parte e la restante la re-immette nel sistema e ottiene quindi dei benefici economici. Le comunità energetiche funzionano in modo molto simile.
Cos’è la comunità energetica?
La comunità energetica non è altro che un insieme di individui che condivide la propria energia prodotta in modo rinnovabile ed effettua degli scambi fra pari. Questa è una tipologia di comunità che produce e scambia energia in modo innovativo e sicuramente eco-sostenibile.
Su quali principi si fonda la comunità energetica?
La comunità energetica si fonda su due principi:
- Decentramento: ogni impianto di generazione energetica locale deve essere in grado di far fronte ai bisogni della popolazione.
- Localizzazione della produzione: la comunità energetica è formata da cittadini, negozi, attività commerciali, piccole imprese sul territorio.
Nel momento in cui si produce, consuma e immagazzina energia nello stesso sito in cui viene prodotta, si va incontro ad un minor impatto ambientale e ad uno sviluppo sostenibile.
Come funzionano le comunità energetiche?
L’offerta di consumo deve soddisfare la domanda di consumo affinché ci possa essere un impatto significativo a livello nazionale. Se la dimensione spaziale individuale non fosse inserita in un contesto in grado di agevolare la collettività, l’obiettivo di soddisfacimento della domanda sarebbe irraggiungibile. Proprio per queste ragioni diventa molto importante far coincidere la produzione locale di energia con il contesto.
Negli ultimi tempi per questo motivo il concetto di comunità energetica ha ricevuto sempre più attenzione. Infatti l’autoconsumo da individuale o condominiale diventa comunitario, sotto la medesima cabina elettrica di bassa tensione.
Art.42 Decreto Milleproroghe: Regolamentazione Italiana
L’Italia non ha promulgato ancora alcuna legge nazionale per il recepimento della Direttiva sulle energie rinnovabili (Direttiva UE 2018/2001) e della Direttiva sul mercato interno dell’energia elettrica (Direttiva UE 2019/944). Negli ultimi mesi però ha avviato una fase di sperimentazione sulla prima.
Quando si parla di autoconsumo oggi si deve necessariamente fare riferimento all’articolo 42-bis del Decreto Milleproroghe. In questo Decreto viene specificato che per autoconsumo collettivo si intende una pluralità di consumatori che sono ubicati all’interno di un edificio in cui è presente uno o più impianti alimentati esclusivamente da fonti rinnovabili.
Gli impianti possono essere di proprietà di soggetti terzi (come ESCO) e usufruire di specifici benefici, come le detrazioni fiscali.
L’energia deve essere prodotta con fonti rinnovabili di potenza complessiva non superiore a 200kW. Deve essere destinata al proprio consumo. Questa stessa energia può essere condivisa con altri utenti della rete attraverso le reti di distribuzione già esistenti.
Incentivi per l’impianto: detrazioni fiscali risparmio energetico 2021
Per coloro che decidono di utilizzare dei sistemi di accumulo di energia e per far sì che ognuno possa, con l’energia prodotta, soddisfare la propria domanda, è stato stabilito un incentivo. Questo incentivo è per coloro che utilizzano l’energia istantaneamente, quando è stata prodotta. Il requisito da rispettare per ottenere questo incentivo è che l’impianto sia stato installato dopo l’1 marzo 2020.
L’utente potrà godere quindi di ulteriori detrazioni fiscali. Il valore dell’incentivo dipende dalla situazione in cui il soggetto si trova:
- Nel caso di energia condivisa nell’ambito dell’autoconsumo collettivo riceverà 100€/MWh;
- Nel caso di energia condivisa nell’ambito delle comunità energetiche rinnovabile, con stessa cabina, riceverà 110 €/MWh;
- Quando si decide di immettere nella rete nazionale la propria energia si potrà godere di un prezzo Zonale Orario di circa 50€/MWh
Inoltre ci sono delle detrazioni fiscali molto interessanti legate al fotovoltaico, queste sono del 50% in 10 anni. L’altra tipologia di detrazione che negli ultimi tempi sta ricevendo sempre più interesse è quella fiscale dell’Ecobonus 110% in 5 anni. Per ottenere in anticipo l’Ecobonus è possibile richiedere ad alcune aziende di utilizzare la cessione del credito. In questo caso sarà l’azienda a farsi carico delle spese per i lavori in cambio del credito, che poi riscuoterà in un secondo momento dallo Stato.
Noi di MIR Solution siamo una società di consulenza dinamica e innovativa che si occupa di riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare. Il nostro staff è composto da architetti, ingegneri, geometri, project manager, esperti della gestione dell’energia e consulenti energetici casaclima.
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