Con l’entrata in vigore del nuovo decreto cessione DL 11/2023 viene posto uno stop alle cessioni del credito e allo sconto in fattura a partire dal 17 Febbraio 2023.

Il nuovo provvedimento emanato dal governo inoltre vieta le operazioni di acquisto dei crediti derivanti dal Superbonus edilizio da parte delle Pubbliche Amministrazioni.

Vengono apportate modifiche anche per quanto riguarda la responsabilità solidale del cessionario.

Viene introdotta una lista di documenti che esonera questa responsabilità, sbloccando i crediti incagliati ovvero i crediti che le imprese non riescono a cedere alle banche e che rimangono nei cassetti fiscali.

L’esonero dalla responsabilità solidale è possibile con la presenza di questi nove documenti:

  • Titolo edilizio o dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà
  • Notifica preliminare ASL
  • Visura catastale ante operam
  • Fatture relative alle spese
  • Asseverazioni tecniche
  • Delibere condominiali
  • Relazioni tecniche degli interventi di efficientamento energetico (L10, APE)
  • Visto di conformità
  • Attestazione banche o istituti di credito

Le novità sulla cessione del credito 2023 prevedono il blocco, a partire dal 17 Febbraio, della cessione e dello sconto in fattura per i seguenti interventi:

  • recupero patrimonio edilizio
  • opere di efficientamento energetico
  • installazione impianti fotovoltaici
  • lavori di recupero e restauro della facciata
  • interventi per misure antisismiche
  • colonne di ricarica

Lo sconto in fattura e la cessione rimarranno usufruibili:

  • per gli interventi Superbonus per le unità unifamiliari con CILAS-S presentata entro il 16 Febbraio
  • per gli interventi effettuati dai condomini con CILAS-S presentata entro i l 16 Febbraio e con delibera assembleare
  • per gli interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici con istanza presentata per l’acquisizione del titolo abilitativo sempre entro il 16 Febbraio 2023

Per le operazioni già in corso il nuovo decreto non è applicabile, per i nuovi interventi si potrà sfruttare la detrazione fiscale  nella dichiarazione dei redditi al fine di recuperare la somma nel corso degli anni successivi.